Aree di Intervento

Disturbi d’Ansia, Fobie e Attacchi di Panico

Ansia è un termine largamente usato per indicare un insieme di diverse reazioni cognitive, comportamentali e fisiologiche che si manifestano in seguito alla percezione di uno stimolo ritenuto minaccioso e nei cui confronti non ci riteniamo sufficientemente capaci di reagire. Dal punto di vista cognitivo i sintomi tipici dell’ansia sono legati a un crescente senso di pericolo, alla presenza di immagini o ricordi negativi e la sensazione di essere al centro dell’attenzione. Dal punto di vista comportamentale l’attenzione è focalizzata sull’ambiente circostante alla ricerca di spiegazioni, rassicurazioni e vie di fuga. Dal punto di vista fisiologico l’ansia può manifestarsi attraverso: tensione muscolare, tremori, sudorazione, palpitazioni, vertigini, nausea, aumento battito cardiaco.

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I disturbi d’ansia comprendono:

  • Le fobie specifiche (aereo, spazi chiusi, ragni, cani, gatti, insetti, ecc.)
  • Il disturbo da panico e l’agorafobia (paura di stare in situazioni da cui non vi sia una rapida via di fuga)
  • La fobia sociale
  • Il disturbo d’ansia generalizzata
  • Il disturbo d’ansia da separazione

La TCC per l’ansia mira a eliminare i timori esagerati e i comportamenti di controllo ed evitamento che mantengono la patologia nel tentativo di riacquisire un senso di sicurezza e di confidenza nelle attività della vita quotidiana. Per raggiungere tale obiettivo, la Terapia Cognitivo Comportamentale si serve di:

  • Interventi psicoeducativi – al paziente vengono fornite nuove modalità di lettura di pensieri e stati d’animo.
  • Tecniche di esposizione – si stabiliscono con il paziente graduali step per affrontare l’evento o la situazione temuti, in modo da confrontarsi con le paure temute in diversi contesti, solitamente da quello meno fastidioso al più spaventoso.
  • Eliminazione dei comportamenti di controllo – a volte talmente abituali da risultare automatici, i comportamenti di controllo sono tutte le azioni messe in atto per prevenire l’evento temuto (evitare di andare in certi luoghi, di trovarsi in determinate situazioni). Spesso sono proprio i costi che le strategie di controllo implicano a convincere la persona del bisogno di aiuto.
  • Ristrutturazione cognitiva – si identificano e discutono i pensieri che mantengono la sintomatologia ansiosa, ad esempio le convinzioni di pericolo o la tendenza a catastrofizzare un evento spiacevole.
Disturbi d’Ansia, Fobie e Attacchi di Panico

Disturbo Post Traumatico da Stress (DPTS)

Il disturbo post-traumatico da stress è una patologia che può svilupparsi in persone che hanno subìto o assistito a un evento traumatico o violento, oppure che sono venute a conoscenza indirettamente di un’esperienza traumatica accaduta a una persona cara. La sintomatologia che caratterizza questo disturbo comprende: pensieri intrusivi, incubi e flashback riguardanti l’evento traumatico; evitamento dei ricordi, delle situazioni o di ogni altro stimolo possa ricordare il trauma; pensieri e umore negativi; iper-vigilanza e disturbi del sonno. Possono essere considerate come traumatiche, seppur non allo stesso livello delle precedenti, anche tutte quelle situazioni che comportano una rottura relazionale, con persone per noi significative, durante l’arco di vita.

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La terapia cognitivo comportamentale (TCC) centrata sul trauma aiuta i pazienti ad elaborare l’esperienza traumatica attraverso l’identificazione e la modificazione degli schemi di funzionamento e delle credenze disfunzionali attraverso cui il paziente definisce sé stesso e l’evento traumatico. Vengono inoltre insegnate strategie validi ed efficaci al fine di gestire l’ansia, le emozioni negative e lo stato di attivazione psicofisico ad esso legato. Di matrice cognitivo comportamentale sono anche l’EMDR e Terapia Metacognitiva Interpersonale (TMI), che si pongono come strumenti specifici e di elezione per la cura e l’elaborazione del trauma semplice e complesso.

Disturbo Post Traumatico da Stress (DPTS)

Disturbo Depressivo e altri Disturbi dell’Umore

Questa macrocategoria comprende diverse patologie caratterizzate da un’alterazione patologica del tono dell’umore, in grado di compromettere il benessere personale, sociale, lavorativo e relazionale. I principali disturbi dell’umore comprendono la depressione maggiore e il disturbo bipolare.

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  • Depressione: questo termine viene utilizzato per indicare la presenza di umore triste, vuoto o irritabile, accompagnato da modificazioni fisiche, fisiologiche e cognitive che incidono in modo significativo sulla qualità di vita e sulla capacità di funzionamento dell’individuo. I principali sintomi che descrivono questa problematica comprendono: umore depresso, diminuzione di interesse e di piacere, perdita/aumento di peso e/o appetito, insonnia, rallentamento/agitazione psicomotoria, mancanza di energie e di concentrazione, svalutazione e senso di colpa. La terapia cognitivo comportamentale si è dimostrata molto efficace per la cura della depressione attraverso un lavoro mirato ad aiutare la persona a sviluppare: le proprie risorse personali e sociali, una modalità di pensiero più equilibrata e razionale e nuove strategie di fronteggiamento dei problemi.

 

  • Disturbo Bipolare: questo disturbo è caratterizzato dall’alternarsi di fasi depressive e fasi maniacali o ipo-maniacali. Le fasi depressive sono caratterizzate dalla sintomatologia afferente al disturbo depressivo maggiore, mentre le fasi maniacali risultano essere caratterizzata da un umore eccessivamente elevato, una sensazione di onnipotenza e un comportamento iperattivo, caotico e impulsivo spesso associato alla messa in atto, per esempio, di azioni pericolose o di spese eccessive. Il trattamento di elezione per questa problematica è di tipo farmacologico; tuttavia studi scientifici hanno dimostrato come la psico-educazione del disturbo bipolare migliori la qualità della vita aumentando l’aderenza al trattamento, riducendo il numero di nuovi episodi e ampliando l’intervallo di tempo tra un episodio e l’altro.
Disturbo Depressivo e altri Disturbi dell’Umore

Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC)

Il disturbo ossessivo compulsivo è caratterizzato da ossessioni, compulsioni o entrambe le cose. Le ossessioni sono idee, immagini o impulsi intrusivi, ripetitivi e persistenti che portano la persona a sperimentare emozioni sgradevoli e molto intense come ansia, disgusto e senso di colpa. Le compulsioni sono particolari comportamenti (come controllare, lavare/lavarsi, ordinare, ecc.) o azioni mentali (pregare, ripetere formule, contare) che il soggetto si sente spinto a compiere ripetutamente al fine di contrastare, ridurre o prevenire il disagio emotivo provocato dalle ossessioni.                     

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Tipiche ossessioni che caratterizzano il disturbo sono:

  • Paura di contaminazione
  • Necessità di ordine e simmetria
  • Pensieri o immagini a contenuto aggressivo, sessuale, religioso o riguardante un danno
  • Dubbio
  • Accumulo

La TCC mira alla cura del DOC attraverso la modificazione di alcuni processi di pensiero automatici e disfunzionali. In particolare, agisce sull’eccessivo senso di responsabilità, sull’eccessiva importanza attribuita ai pensieri, sulla sovrastima della possibilità di controllare i propri pensieri e sulla sovrastima della pericolosità dell’ansia, che costituiscono le principali distorsioni cognitive dei pazienti con DOC. Dal punto di vista comportamentale la tecnica efficace e validata risulta essere l’esposizione e prevenzione della risposta.

Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC)

Disturbi di Personalità

I disturbi di personalità posso essere definiti come modalità rigide, pervasive e disfunzionali di pensiero e comportamento che influenzano negativamente il funzionamento personale e interpersonale. La terapia metacognitiva interpersonale, attraverso un lavoro mirato sulla comprensione degli schemi disfunzionali che guidano il paziente, i suoi bisogni, le sue risorse personali e le strategie di coping messe in atto si pone come uno dei trattamenti di elezione nel trattamento di questi disturbi. Altro approccio utilizzato in combinazione, appartenente alla terza generazione della terapia cognitivo comportamentale, è la Schema Therapy.

Disturbi di Personalità

Dipendenze e New Addiction

La terapia Cognitivo-Comportamentale, insieme al trattamento farmacologico o a una presa in carico comunitaria nei casi più complessi, si pone come trattamento di elezione nella cura delle dipendenze da sostanza e di tipo comportamentale (New Addiction) come la dipendenza da internet, da social network, da gioco, da lavoro, da sport, affettiva e cosi via. Attraverso un’attenta analisi della scena, dei pensieri, delle emozioni e dei comportamenti messi in atto il paziente si impegna a conoscere le caratteristiche della sua dipendenza, ad individuare e gestire al meglio le situazioni ad alto rischio e ad adottare strategie di gestione più vantaggiose. Gli “errori” sono analizzati come esperienze da cui trarre insegnamento, per consolidare i risultati raggiunti e lavorare sulla prevenzione di future ricadute. L’approccio Cognitivo-Comportamentale può prevedere anche il coinvolgimento di familiari e persone significative che si possono configurare come ottime risorse a livello sociale.

Dipendenze e New Addiction

Disturbi d’Ansia, Fobie e Attacchi di Panico

Ansia è un termine largamente usato per indicare un insieme di diverse reazioni cognitive, comportamentali e fisiologiche che si manifestano in seguito alla percezione di uno stimolo ritenuto minaccioso e nei cui confronti non ci riteniamo sufficientemente capaci di reagire. Dal punto di vista cognitivo i sintomi tipici dell’ansia sono legati a un crescente senso di pericolo, alla presenza di immagini o ricordi negativi e la sensazione di essere al centro dell’attenzione. Dal punto di vista comportamentale l’attenzione è focalizzata sull’ambiente circostante alla ricerca di spiegazioni, rassicurazioni e vie di fuga. Dal punto di vista fisiologico l’ansia può manifestarsi attraverso: tensione muscolare, tremori, sudorazione, palpitazioni, vertigini, nausea, aumento battito cardiaco.

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I disturbi d’ansia comprendono:

  • Le fobie specifiche (aereo, spazi chiusi, ragni, cani, gatti, insetti, ecc.)
  • Il disturbo da panico e l’agorafobia (paura di stare in situazioni da cui non vi sia una rapida via di fuga)
  • La fobia sociale
  • Il disturbo d’ansia generalizzata
  • Il disturbo d’ansia da separazione

La TCC per l’ansia mira a eliminare i timori esagerati e i comportamenti di controllo ed evitamento che mantengono la patologia nel tentativo di riacquisire un senso di sicurezza e di confidenza nelle attività della vita quotidiana. Per raggiungere tale obiettivo, la Terapia Cognitivo Comportamentale si serve di:

  • Interventi psicoeducativi – al paziente vengono fornite nuove modalità di lettura di pensieri e stati d’animo.
  • Tecniche di esposizione – si stabiliscono con il paziente graduali step per affrontare l’evento o la situazione temuti, in modo da confrontarsi con le paure temute in diversi contesti, solitamente da quello meno fastidioso al più spaventoso.
  • Eliminazione dei comportamenti di controllo – a volte talmente abituali da risultare automatici, i comportamenti di controllo sono tutte le azioni messe in atto per prevenire l’evento temuto (evitare di andare in certi luoghi, di trovarsi in determinate situazioni). Spesso sono proprio i costi che le strategie di controllo implicano a convincere la persona del bisogno di aiuto.
  • Ristrutturazione cognitiva – si identificano e discutono i pensieri che mantengono la sintomatologia ansiosa, ad esempio le convinzioni di pericolo o la tendenza a catastrofizzare un evento spiacevole.
Disturbi d’Ansia, Fobie e Attacchi di Panico

Disturbo Post Traumatico da Stress (DPTS)

Il disturbo post-traumatico da stress è una patologia che può svilupparsi in persone che hanno subìto o assistito a un evento traumatico o violento, oppure che sono venute a conoscenza indirettamente di un’esperienza traumatica accaduta a una persona cara. La sintomatologia che caratterizza questo disturbo comprende: pensieri intrusivi, incubi e flashback riguardanti l’evento traumatico; evitamento dei ricordi, delle situazioni o di ogni altro stimolo possa ricordare il trauma; pensieri e umore negativi; iper-vigilanza e disturbi del sonno. Possono essere considerate come traumatiche, seppur non allo stesso livello delle precedenti, anche tutte quelle situazioni che comportano una rottura relazionale, con persone per noi significative, durante l’arco di vita.

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La terapia cognitivo comportamentale (TCC) centrata sul trauma aiuta i pazienti ad elaborare l’esperienza traumatica attraverso l’identificazione e la modificazione degli schemi di funzionamento e delle credenze disfunzionali attraverso cui il paziente definisce sé stesso e l’evento traumatico. Vengono inoltre insegnate strategie validi ed efficaci al fine di gestire l’ansia, le emozioni negative e lo stato di attivazione psicofisico ad esso legato. Di matrice cognitivo comportamentale sono anche l’EMDR e Terapia Metacognitiva Interpersonale (TMI), che si pongono come strumenti specifici e di elezione per la cura e l’elaborazione del trauma semplice e complesso.

Disturbo Post Traumatico da Stress (DPTS)

Disturbo Depressivo e altri Disturbi dell’Umore

Questa macrocategoria comprende diverse patologie caratterizzate da un’alterazione patologica del tono dell’umore, in grado di compromettere il benessere personale, sociale, lavorativo e relazionale. I principali disturbi dell’umore comprendono la depressione maggiore e il disturbo bipolare.

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  • Depressione: questo termine viene utilizzato per indicare la presenza di umore triste, vuoto o irritabile, accompagnato da modificazioni fisiche, fisiologiche e cognitive che incidono in modo significativo sulla qualità di vita e sulla capacità di funzionamento dell’individuo. I principali sintomi che descrivono questa problematica comprendono: umore depresso, diminuzione di interesse e di piacere, perdita/aumento di peso e/o appetito, insonnia, rallentamento/agitazione psicomotoria, mancanza di energie e di concentrazione, svalutazione e senso di colpa. La terapia cognitivo comportamentale si è dimostrata molto efficace per la cura della depressione attraverso un lavoro mirato ad aiutare la persona a sviluppare: le proprie risorse personali e sociali, una modalità di pensiero più equilibrata e razionale e nuove strategie di fronteggiamento dei problemi.

 

  • Disturbo Bipolare: questo disturbo è caratterizzato dall’alternarsi di fasi depressive e fasi maniacali o ipo-maniacali. Le fasi depressive sono caratterizzate dalla sintomatologia afferente al disturbo depressivo maggiore, mentre le fasi maniacali risultano essere caratterizzata da un umore eccessivamente elevato, una sensazione di onnipotenza e un comportamento iperattivo, caotico e impulsivo spesso associato alla messa in atto, per esempio, di azioni pericolose o di spese eccessive.                                     Il trattamento di elezione per questa problematica è di tipo farmacologico; tuttavia studi scientifici hanno dimostrato come la psico-educazione del disturbo bipolare migliori la qualità della vita aumentando l’aderenza al trattamento, riducendo il numero di nuovi episodi e ampliando l’intervallo di tempo tra un episodio e l’altro.
Disturbo Depressivo e altri Disturbi dell’Umore

Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC)

Il disturbo ossessivo compulsivo è caratterizzato da ossessioni, compulsioni o entrambe le cose. Le ossessioni sono idee, immagini o impulsi intrusivi, ripetitivi e persistenti che portano la persona a sperimentare emozioni sgradevoli e molto intense come ansia, disgusto e senso di colpa. Le compulsioni sono particolari comportamenti (come controllare, lavare/lavarsi, ordinare, ecc.) o azioni mentali (pregare, ripetere formule, contare) che il soggetto si sente spinto a compiere ripetutamente al fine di contrastare, ridurre o prevenire il disagio emotivo provocato dalle ossessioni.                     

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Tipiche ossessioni che caratterizzano il disturbo sono:

  • Paura di contaminazione
  • Necessità di ordine e simmetria
  • Pensieri o immagini a contenuto aggressivo, sessuale, religioso o riguardante un danno
  • Dubbio
  • Accumulo

La TCC mira alla cura del DOC attraverso la modificazione di alcuni processi di pensiero automatici e disfunzionali. In particolare, agisce sull’eccessivo senso di responsabilità, sull’eccessiva importanza attribuita ai pensieri, sulla sovrastima della possibilità di controllare i propri pensieri e sulla sovrastima della pericolosità dell’ansia, che costituiscono le principali distorsioni cognitive dei pazienti con DOC. Dal punto di vista comportamentale la tecnica efficace e validata risulta essere l’esposizione e prevenzione della risposta.

Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC)

Disturbi di Personalità

I disturbi di personalità posso essere definiti come modalità rigide, pervasive e disfunzionali di pensiero e comportamento che influenzano negativamente il funzionamento personale e interpersonale. La terapia metacognitiva interpersonale, attraverso un lavoro mirato sulla comprensione degli schemi disfunzionali che guidano il paziente, i suoi bisogni, le sue risorse personali e le strategie di coping messe in atto si pone come uno dei trattamenti di elezione nel trattamento di questi disturbi. Altro approccio utilizzato in combinazione, appartenente alla terza generazione della terapia cognitivo comportamentale, è la Schema Therapy.

Disturbi di Personalità

Dipendenze e New Addiction

La terapia Cognitivo-Comportamentale, insieme al trattamento farmacologico o a una presa in carico comunitaria nei casi più complessi, si pone come trattamento di elezione nella cura delle dipendenze da sostanza e di tipo comportamentale (New Addiction) come la dipendenza da internet, da social network, da gioco, da lavoro, da sport, affettiva e cosi via. Attraverso un’attenta analisi della scena, dei pensieri, delle emozioni e dei comportamenti messi in atto il paziente si impegna a conoscere le caratteristiche della sua dipendenza, ad individuare e gestire al meglio le situazioni ad alto rischio e ad adottare strategie di gestione più vantaggiose. Gli “errori” sono analizzati come esperienze da cui trarre insegnamento, per consolidare i risultati raggiunti e lavorare sulla prevenzione di future ricadute. L’approccio Cognitivo-Comportamentale può prevedere anche il coinvolgimento di familiari e persone significative che si possono configurare come ottime risorse a livello sociale.

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Orari

Dal Lunedì al Venerdì:
10 - 13 | 15 - 18