Domande Frequenti

Quanto dura una psicoterapia TCC (Terapia Cognitivo Comportamentale)?

Questo può dipendere da diversi fattori riguardanti sia le caratteristiche di personalità del soggetto che le problematiche trattate. Al termine della iniziale fase di assessment è possibile stilare una tempistica attendibile in base agli obbiettivi concordati, dando alla persona la possibilità di prendere una decisione consapevole rispetto sia al fattore temporale che a quello economico.

In cosa si differenziano lo psicologo, lo psicoterapeuta, lo psichiatra e il neurologo?

– Lo psicologo è un professionista che, dopo aver ottenuto una laurea in psicologia (5 anni di studi) e aver svolto un tirocinio post-lauream di un anno, ha sostenuto l’esame di stato e si è iscritto all’Albo degli Psicologi presso un ordine regionale. Solitamente chi pratica la professione di psicologo in ambito sanitario ha una laurea in Psicologia Clinica.
Lo psicologo può svolgere le seguenti attività: sostegno psicologico, diagnosi psicologica, riabilitazione e ricerca.

– Lo psicoterapeuta è uno psicologo che, dopo l’iscrizione all’Albo degli Psicologi, si è diplomato in una Scuola di Specializzazione in Psicoterapia della durata di 4/5 anni. Esistono molti tipi di scuole di specializzazione che si differenziano in base ai modelli teorici di riferimento; per fare qualche esempio: cognitivo comportamentale, sistemico relazionale, psicodinamico, centrato sulla persona, transazionale, umanistico, ecc.

– Lo psichiatra è un medico, laureato in medicina e chirurgia, che ha poi conseguito la specializzazione in psichiatria. Questo fa sì che lo psichiatra abbia una preparazione dettagliata sugli aspetti biologici delle patologie psichiche e che, in quanto laureato in medicina, possa somministrare farmaci. Il suo intervento è solitamente focalizzato sul trattamento farmacologico, senza tuttavia dimenticare l’importanza del rapporto medico-paziente.

– Il neurologo, laureato in medicina e chirurgia, è specializzato nella cura di malattie organiche del Sistema Nervoso Centrale e Periferico (cervello, midollo spinale, nervi cranici e spinali, apparato neuromuscolare) e si occupa quindi di pazienti affetti da cefalea, malattie cerebrovascolari, epilessia, morbo di Parkinson, malattie neuromuscolari, demenza, ecc.

Quanto dura una singola seduta?

Ogni sessione di terapia dura 50 minuti.

Quali sono i costi di una terapia?

Il costo di una singola seduta è pari a 60 euro.

Ogni quanto ci si deve vedere col terapeuta?

Solitamente, per problemi di normale o media entità, la frequenza concordabile all’inizio del percorso clinico è di 1 volta a settimana. Questo intervallo permette di avere il tempo di riflettere su quanto accaduto nella seduta precedente e nello stesso tempo di avere una continuità di lavoro che, difficilmente, si ha in altre soluzioni. Solo nei casi di acuzie della sintomatologia può rendersi necessario una frequenza d’incontro maggiore (ad es. di 2 volte a settimana). Quando si è in fase di consolidamento, è possibile diradare gli incontri ogni 15 giorni per arrivare alla fine ad alcuni, ulteriori, controlli dalla cadenza mensile. Condurre una terapia secondo cadenze molto dilazionate nel tempo (ad es. con frequenza di 1 volta al mese) è sconsigliabile dal punto di vista terapeutico.

Si può interrompere una terapia?

Nell’ambito dell’alleanza terapeutica tra specialista e richiedente, questi può decidere di interrompere il lavoro clinico quando lo desidera. A prescindere è altamente consigliabile concordare una seduta di chiusura per fare il punto su quanto è accaduto in terapia e valutare come trarre tesoro da questa esperienza.

Quanto dura una psicoterapia TCC (Terapia Cognitivo Comportamentale)?

Questo può dipendere da diversi fattori riguardanti sia le caratteristiche di personalità del soggetto, sia dalla tipologia delle problematica/e trattata. Al termine della iniziale fase di assessment è possibile stilare una tempistica attendibile in base agli obbiettivi concordati, dando alla persona la possibilità di prendere una decisione consapevole rispetto sia al fattore temporale che a quello economico.

In cosa si differenziano lo psicologo, lo psicoterapeuta, lo psichiatra e il neurologo?

– Lo psicologo è un professionista che, dopo aver ottenuto una laurea in psicologia (5 anni di studi) e aver svolto un tirocinio post-lauream di un anno, ha sostenuto l’esame di stato e si è iscritto all’Albo degli Psicologi presso un Ordine regionale. Solitamente chi pratica la professione di psicologo in ambito sanitario ha una laurea in Psicologia Clinica.
Lo psicologo può svolgere le seguenti attività: sostegno psicologico, diagnosi psicologica, riabilitazione e ricerca.

– Lo psicoterapeuta è uno psicologo che, dopo l’iscrizione all’Albo degli Psicologi, si è diplomato in una Scuola di Specializzazione in Psicoterapia (4 anni), che solitamente prevede lezioni teoriche, tirocinio di specializzazione e supervisione. Esistono molti tipi di scuole di specializzazione che si differenziano in base ai modelli teorici di riferimento; per fare qualche esempio: cognitivo comportamentale, sistemico relazionale, psicodinamico, centrato sulla persona, transazionale, umanistico, ecc.

– Lo psichiatra è un medico, laureato in medicina e chirurgia, che ha poi conseguito la specializzazione in psichiatria. Questo fa sì che lo psichiatra abbia una preparazione dettagliata sugli aspetti biologici delle patologie psichiche e che, in quanto laureato in medicina, possa somministrare farmaci. Il suo intervento è solitamente focalizzato sul trattamento farmacologico, senza tuttavia dimenticare l’importanza del rapporto medico-paziente.

– Il neurologo, laureato in medicina e chirurgia, è specializzato nella cura di malattie organiche del Sistema Nervoso Centrale e Periferico (cervello, midollo spinale, nervi cranici e spinali, apparato neuromuscolare) e si occupa quindi di pazienti affetti da cefalea, malattie cerebrovascolari, epilessia, morbo di Parkinson, malattie neuromuscolari, demenza, ecc.

Quanto dura una singola seduta?

Ogni sessione di terapia può durare tra i 45 e i 50 minuti.

Quali sono i costi di una terapia?

Il costo di una singola seduta è pari a 50 euro. La prima seduta è gratuita per dar modo al cliente di conoscere e prendere confidenza con il terapeuta.

Ogni quanto ci si deve vedere col terapeuta?

Solitamente, per problemi di normale o media entità, la frequenza concordabile all’inizio del percorso clinico è di 1 volta a settimana. Questo intervallo permette di avere il tempo di riflettere su quanto accaduto nella seduta precedente e nello stesso tempo di avere una continuità di lavoro che, difficilmente, si ha in altre soluzioni. Solo nei casi di acuzie della sintomatologia può rendersi necessario una frequenza d’incontro maggiore (ad es. di 2 volte a settimana). Quando si è in fase di consolidamento, è possibile diradare gli incontri ogni 15 giorni per arrivare alla fine ad alcuni, ulteriori, controlli dalla cadenza mensile. Condurre una terapia secondo cadenze molto dilazionate nel tempo (ad es. con frequenza di 1 volta al mese) è sconsigliabile dal punto di vista terapeutico.

Si può interrompere una terapia?

Nell’ambito dell’alleanza terapeutica tra specialista e richiedente, questi può decidere di interrompere il lavoro clinico quando lo desidera. A prescindere è altamente consigliabile concordare una seduta di chiusura per fare il punto su quanto è accaduto in terapia e valutare come trarre tesoro da questa esperienza.

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